L'OMCeO di Belluno, nel prendere atto della gravità della situazione venutasi a creare a seguito della difficoltà di garantire la continuità nelle attuali prestazioni delle UOC di Neurologia della ULSS 1, condivide le preoccupazioni espresse dalla Direzione Generale ed auspica che le misure messe in atto per reclutare specialisti neurologi possano andare a buon fine.
Altresì, l' OMCeO di Belluno non può esimersi dall'esprimere la propria preoccupazione nel constatare la mancanza di una progettualità organizzativa che, anziché basarsi su una visione reale di unificazione delle ex ULSS 1 e 2, procrastina un modello che, invece di accorpare Unità Operative Complesse presenti sia a Belluno che a Feltre per valorizzarne le eccellenze ed ottimizzarne le risorse, ha dovuto prorogare per la quarta volta e per altri 6 mesi un sistema che considera gli Ospedali di Belluno, Feltre, Agordo e Pieve di Cadore di fatto come realtà separate.
Ne deriva la inevitabile conseguenza che, anziché promuovere una reale collaborazione, si creano le condizioni per mantenere vecchi conflitti e se ne creino di nuovi, alimentati dalla crescente penuria di risorse.
Altro motivo di preoccupazione da parte di questo Ordine è la mancata assegnazione di incarichi di direzione di importanti strutture dipartimentali, nonché di unità operative semplici ed alte specializzazioni nella ULSS 1, quali articolazioni organizzative necessarie a rendere il sistema gratificante per i professionisti medici ed efficiente per i cittadini.
Come rappresentanza dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Belluno, sollecitiamo la Direzione Strategica della ULSS 1 a promuovere al più presto una reale e non fittizia integrazione fra le realtà sanitarie operanti nei 2 Distretti (Belluno e Feltre), tenendo conto dei profondi mutamenti intercorsi fra il 2017 (ultime schede di dotazione ospedaliera regionale ed ultimo atto aziendale della ULSS 1) e il 2023.
Se ciò non dovesse avvenire con urgenza e con provvedimenti che tengano conto degli sconvolgimenti intercorsi fra il 2017 ed oggi, soprattutto ma non solo, a causa della pandemia da SARS-COV 2, questo Ordine riterrà un dovere etico e deontologico farsi portatore in ogni sede e pubblicamente degli interessi della professione che rappresenta e della doverosità di tutelare la erogazione di prestazioni sanitarie all’insegna della equità e della eguaglianza, oltre che della sostenibilità.
Questo, in particolare, in un territorio contraddistinto da difficoltà di accesso ai servizi e in attuale contingenza di reperimento di personale sanitario.
Altresì, l'OMCeO di Belluno esprime la propria piena disponibilità a sostenere ogni iniziativa istituzionale tesa alla realizzazione dei suddetti obiettivi di salute per la popolazione, affiancando la Direzione Strategica della ULSS 1 nei percorsi di profonda innovazione che la situazione del SSN oggi richiede, per garantire l’uguaglianza dei diritti e la appropriatezza clinico-organizzativa della medicina, esercitata, secondo Costituzione, a tutela della salute dell’individuo e della collettività.